Id Bravo a scrivere 2008
Contenuto
Edizioni di Latta. Preparati: i nerds stanno per prendere il potere.
Keywords
nerd, manifesto, sottocultura, disagio, ricerca

Sono gli anni della collezione di Swatch, dei veterani del Vietnam, dell’Alka-Seltzer, dei campioni gratis di Tampax da provare “anche se sei vergine, con il pratico applicatore in plastica”, dei corsi di fitness, delle magliette americane con la scritta “AMERICA KICK ASS INSTEAD OF KISS ASS” a 75 cents, per finanziare il Fronte di Liberazione Afghano – perché sono gli anni, incredibile a dirsi, che America e Afghanistan sono amiconi – della cagnolina dalle orecchie rosa Poochie, di Winnie The Pooh, gli anni d’oro della Barbie, di He-Man e dei Masters, del gatto Garfield, del frisbee, di Batman disegnato da Frank Miller, dell’Atari, di Robocop, del Wrestling.

Andrea Roccioletti, classe 1979, regala ai suoi coetanei un libro che li farà ridere e commuovere nel ricordare la loro infanzia anni Ottanta. Non c’è giocattolo, cartone animato, film, marca di abbigliamento “in voga” o videogioco che non venga citato. Ma l’autore di questo romanzo che narra la sua vita da NERD fa molto di più: ci racconta l’atmosfera, il sapore di quegli anni, e lo fa con un’eleganza e un’ironia davanti a cui è davvero difficile restare indifferenti.

Apri la porta di casa e la prima cosa che pensi è che hai dimenticato di girare la chiave, andando via. Poi senti dei passi e capisci che oggi la mamma è tornata prima dal lavoro. Pochi istanti e state già litigando. “Dovevi stare a casa a fare i compiti, dove sei stato, con chi, che cosa hai fatto, a me Antonio non piace per niente, già avevate detto che andavate in piscina insieme e invece tagliavate per farvi i vostri giri chissà dove, credi che non lo sappiamo, perché non mi hai detto dove andavi, ora che arriva papà vedi. È il momento. Sollevi la mano al petto, dove porti la spilletta-distintivo. “Signor Spock, dia energia e mi teletrasporti a bordo dell’Enterprise, adesso!” Ma non accade niente. Devono esserci dei problemi a bordo.

“Bravo a scrivere” non è solo un libro divertente, ma anche un elogio della fantasia e della creatività nascosta in ognuno di noi, nerd o non nerd.

Ti ritroverai a bordo del tram, a trent’anni, e vedrai il figlio del collega di lavoro giocare con la console portatile modernissima, perfettamente isolato da chi gli sta intorno, dalle voci e dai colori della strada, preso dallo schermo di 5x10 centimetri, mentre cerca di battere il record della partita precedente. Non pensi sia per bigotteria – d’altra parte adori i videogiochi – ma troverai triste e solitaria l’infanzia di molti delle generazioni dopo di te. Diversa dalla solitaria che è toccata in sorte a te, che avevi sei sette amici in totale, ma che non ti stancavi di osservare il mondo circostante, provando il desiderio di percorrerlo interamente.

La scrittura scivola con leggerezza lungo il fiume dei ricordi, senza mai annoiare, senza diventare banale, anzi… All’ultima pagina ti aspetta una sorpresa che ti lascerà senza parole. E l’autore sembra ammiccare come a dire: “Davvero non te n’eri accorto?”
Un geniale omaggio all’amore per la scrittura. Da non perdere.



Da un'intervista per
www.puralanadivetro.it di Marco Montori

Dal "Manifesto Nerd", primo capitolo:
1.0 Perché il nerd porta gli occhiali riparati con lo scotch?
Possibili risposte:
1.0.a Dimentica di portarli a riparare dall'ottico. 1.0.b Ritiene importanti altre cose. 1.0.c Non ha problemi a presentarsi com'è realmente. Anche se a volte ne soffre. 1.0.d Preferisce ripararseli da solo. È molto creativo. 1.0.e Il nerd non ha sempre gli occhiali riparati con lo scotch.
Il libro che hai tra le mani potrebbe:
• Spiegarti che cos'è la nerdezza. • Risvegliare il nerd che è in te. • Se già sei nerd, darti il segnale che aspettavi da tempo.

Vi ha suscitato un po’ di interesse? A noi sì, ed è per questo che abbiamo deciso di segnalare questa pubblicazione. Il libro in questione è “Bravo a scrivere. Alla ricerca della nerdezza perfetta” di Andrea Roccioletti (Edizioni di Latta), la storia di un ragazzo, della categoria dei nerd “Sfuggevoli ad ogni classificazione, ipercritici di ogni etichetta […]”, parole dell’autore in persona.
La possiamo chiamare forse la storia di un viaggio, ma non uno spostamento vero e proprio, piuttosto una maniera di interrogare il protagonista nelle sue scelte, nei suoi tentativi di conoscenza di se stesso nella vita quotidiana che spesso non è proprio conforme agli schemi. Gli anni sono i mitici ’80, con le loro mode e con la loro voglia di vivere ancora spensierati e senza troppe diffidenze.
Come dice l’autore è un libro dedicato ai non-nerd per far capire forse per la prima volta di chi si parla, usando la voce di questo personaggio dalla comunicazione difficile; è dedicato ai forse-nerd per riuscire a risvegliare il nerd che è in loro; ed è dedicato ai nerd stessi, la sfida più difficile. Ma facciamo parlare direttamente l’autore che abbiamo raggiunto per posta elettronica con tre domande alle quali ci ha ben più che esaurientemente risposto regalandoci anche qualche anticipazione dei prossimi lavori (vi riportiamo integralmente quello che ci ha detto).

Come nasce questo libro? Nella descrizione che abbiamo trovato sul sito del tuo editore c'è scritto che scrivi testi misteriosi. E questo che libro è?
Questo libro nasce dal desiderio di raccontare qualcuno di poco conosciuto, oppure spesso travisato: il nerd, e il suo mondo; in questo caso, attraverso le vicende di un ragazzo negli anni della sua adolescenza. Questo tipo di motivazione - aprire nuove porte sulla realtà - è una di quelle che sento più forti nell'accendere il motore della scrittura; inoltre è una buonissima motivazione alla lettura in genere. Naturalmente, esistono altre ragioni, molte delle quali personalissime, alcune sconosciute addirittura a me stesso; tuttavia questo è il primo perché che darei al mio libro. Si tratta di un racconto di viaggio, anche se non ci si sposta molto, durante la narrazione, per lo meno fisicamente; tra le possibili interpretazioni, è il percorso di un ragazzo verso il diventare davvero se stesso, anno dopo anno, attraverso gli episodi della sua vita... che proprio "quotidiana" non definirei. Questo viaggio ha le sue montagne da scalare e i suoi mari da navigare; attraverso i dubbi sulle possibilità di "conoscersi" veramente, se si possa essere aiutati o meno in questo cammino, se ci sia posto per tutti in questa società oppure no, se ciò che la natura ha dato, in questo caso la "nerdezza", possa diventare un dono o sia semplicemente un caso sfortunato. A cornice di questo, ho cercato di dare uno spaccato della società degli anni '80, attraverso i suoi fatti di cronaca, le sue mode, i suoi film, le sue canzoni, le sue pubblicità; sempre attraverso gli occhi del protagonista, senza prese di posizione a posteriori. Per quanto riguarda gli altri libri "misteriosi" che ho scritto, suona meglio che "inediti", non trovi?

Concordo pienamente! Tornando a noi, a chi è dedicato questo volume? Ai Nerd? Ma poi chi sono questi Nerd?
In primo luogo, questo libro è dedicato ai non-nerd; se una delle caratteristiche dei nerd è quella di non riuscire a comunicare facilmente (oppure, di non volerlo fare), questo romanzo ha la loro voce, nel bene e nel male. E' anche dedicato ai forse-nerd, nel caso in cui riesca a risvegliare la nerdezza in qualcuno che ancora non sa di possederla. Infine, è dedicato ai nerd stessi: la sfida più grande. Sfuggevoli ad ogni classificazione, ipercritici di ogni etichetta, troveranno nel mio libro mille inesattezze sulla reale condizione dei nerds. Sono felice anche di questo: i libri dovrebbero essere punti di partenza, più che punti di arrivo. E' chiaro che provare a generalizzare, a tracciare un confine intorno ad una "categoria", è stato rischioso, ma... sono consapevole di questo limite. Se ho messo qualche paletto, spero che qualcuno venga a spostarmelo: possiamo anche parlare di provocazione. Tuttavia, ho provato a rispecchiare un certo modo di vedere la realtà anche nello stile stesso di scrittura. Spero che questo, almeno, renda la lettura piacevole. Per quanto riguarda la tua domanda su chi siano davvero i nerd, gioco il jolly: leggete il libro per scoprirlo, o per confrontarne l'immagine che avete di loro.

Quando prendere... mo il potere? Confessacelo, come faremo? Dillo solo a noi.
Avendo giocato il jolly nella domanda precedente, non posso evitare questa, alla quale sarà difficile rispondere. Andiamo per gradi: il "potere" odia i nerd. I nerd sono scettici, vogliono capire davvero le cose, vanno a ficcare il naso dove non devono, sono testardi, non si accontentano, sono sognatori, non si fanno pilotare facilmente, se ne fregano delle mode. Rappresentano un elemento di disturbo, di imprevedibilità. Sono creativi nel senso più radicale del termine: là dove normalmente chiunque vedrebbe un oggetto qualsiasi, loro intravedono una domanda, un secondo uso, una trasformazione, una possibilità. Dall'altro lato, spesso i nerd sono troppo autoreferenziali, oppure troppo poco sicuri di loro stessi, per pensare di poter davvero "cambiare le cose" nel piccolo come nel grande. Molti si compiacciono di questa loro condizione di "ghettizzazione sociale". Cresciuti in cattività, devono riabituarsi a vivere liberi, forse. Dunque, i nerd prenderanno il potere quando riusciranno ad aggiungere un pizzico di fiducia, di coraggio e di spregiudicatezza in più alle loro azioni - e perché no, anche un po' di cattiveria. Alcuni dicono che questo non è possibile, perché la "nerdezza" non sarebbe tale se scendesse in campo attivamente nella società. Tuttavia, chi lo sa: qualcosa si sta muovendo. Questo libro potrebbe essere uno dei segnali che da più parti sta nascendo un desiderio di "fare quadrato" contro l'infinita solitudine nella quale il nerd, spesso compiaciuto, sguazza. Questo tema del vincere l'inerzia del "tanto le cose non cambiano" è anche affrontato nel mio prossimo libro, "Leo di Zervi", che uscirà il prossimo anno per Iacobelli Editore; leggerete di un ragazzo di un paesino di provincia, che a modo suo - e con i suoi scarsi mezzi - proverà a fare la rivoluzione insieme ad un gruppo di amici piuttosto eterogeneo... ma per adesso godetevi il mio "Bravo a scrivere - alla ricerca della nerdezza perfetta".

Informazioni sul volume:
Titolo: Bravo a scrivere. Alla ricerca della nerdezza perfetta
Autore: Roccioletti Andrea
Prezzo: € 13,00
Pagine: 168.
Editore: Edizioni di Latta  (collana Acqua corrente)


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