Pointers - Ars
Il pointer, ovvero il puntatore che muoviamo nei confini dello schermo per navigare in Rete, è stato scelto come metafora per questa sezione che tratta di tutte quelle nuove tecnologie che stanno radicalmente cambiando il nostro modo di percepire e vivere concetti quali identità, pubblico e privato, comunicazione, condivisione dei contenuti, arte. P-Ars studia la Rete dalla semplice realizzazione e promozione di siti web fino alle ultime novità in fatto di social-networks, accesso e partecipazione al web.
Id Qr-Code 2011 e Augmented Reality in corso
Contenuto
Keywords
Id Il manifesto dei Minuscoli Inesistenti 2011
Contenuto A grande richiesta, una micro-guida con alcuni spunti per il viral marketing
Keywords rete, libera informazione, networks, governi, accesso
Id Siae: botta e risposta 2011
Contenuto In seguito agli ultimi provvedimenti della Siae in materia di musica e video sul Web...
Keywords rete, libera informazione, networks, governi, accesso
Id Dichiarazione di Indipendenza della Rete 2011
Contenuto Nel 1996 John Perry Barlow, difensore delle libertà digitali, scriveva così a proposito della Rete...
Keywords rete, libera informazione, networks, governi, accesso
Id Human Genoma Project 2010
Contenuto Nel 2000 il Genome Bioinformatics Group completa la mappatura dei circa 25.000 geni del genoma umano...
Keywords DNA, pacchetto di informazioni, proprietà, identità, bioingegneria
Percorsi di approfondimento consigliati:
da "L'arte fuori di sè" di Andrea Balzola e Paolo Rosa, Feltrinelli editore
"La stessa evoluzione tecnologica, che nella dimensione negativa produce una saturazione di segni (un vero e proprio inquinamento semiotico) e una privazione di sogni (un'anestesia dell'immaginario) è anche capace di produrre in positivo una cultura dell'immaterialità, dell'essenzialità e dell'impossedibilità. E' in questa direzione che l'arte operante con le tecnologie può avere un ruolo guida, creando senza depositare, affermando la propria essenza mediante la bellezza del non esserci (dell'apparire e sparire senza fissarsi e fermarsi in una forma e in un oggetto permanenti) privilegiando ed estendendo la facoltà desiderante rispetto all'oggetto del desiderio, suscitando quel senso di meraviglia e di stupore che secondo gli antichi greci era l'origine gioiosa del senso del bello, rivelando lo stupore della conoscenza sensibile che si trasforma in esperienza autentica e non in una mera suggestione spettacolare. Mentre la tecno-speculazione produce simulazioni di esperienze, la tecno-liberazione può produrre esperienze autentiche."
"Un'altra caratteristica fondativa della tecnologia contemporanea è la sua vocazione relazionale, che abolisce le distanze spazio-temporali, mettendo in contatto realtà distanti e altrimenti incomunicabili, funzione enormemente potenziata dai new media digitali e dalla Rete, perché consentono una relazione interattiva. Le comunicazioni a distanza possono così trasformarsi in connessioni stabili di aggregazioni virtuali, con una straordinaria potenzialità di rilancio delle relazioni sociali rispetto al fenomeno opposto provocato dalla televisione. In questo caso, il rovescio della medaglia è il rischio di produrre socialità apparente, solo simulata, cioè di produrre surrogati relazionali sostituendo la connessione alla relazione."
"L'arte ha diritto di non essere "produttiva", ha bisogno di errare, nel duplice senso di viaggiare per conoscere e di essere libera di sbagliare deviando dalle strade già battute, anche smarrendosi. Il viaggio dell'arte, quando è autentico, continua ad essere, ancora oggi, un viaggio "sciamanico" con cui si conduce la comunità su di essi mediante un rito iniziatico e una cosmogonia di miti e metafore. Soltanto che oggi l'artista non è più "sacerdote" e "stregone" e il rito non è più uno strumento coercitivo e di subordinazione gerarchica (come tuttora avviene nelle sette pseudoreligiose o anche in certi clan artistici o culturali) ma è un rito partecipativo di interconnessione consapevole delle intelligenze e delle sensibilità."
"L'arte deve tornare a circolare nell'organismo-umanità come il sangue circola nell'organismo umano rigenerandolo continuamente. Bisogna costruire una diversa circuitazione che si allontani da quella di un mercato che attribuisce alle pratiche artistiche un valore esclusivamente economico, oltretutto completamente arbitrario e legato alle logiche di alcune lobby. Un sistema che ha "borsificato" gli artisti trasformandoli in quotazioni, che ha essiccato la linfa vitale dell'arte e mummificato la ricerca espressiva. Questo presuppone una forte e radicale spinta di controtendenza e anche una capacità di riportare l'arte al suo senso originario di pratica del dono. L'atto gratuito non coincide con un generico ed effimero atto di solidarietà sociale, ma è un orientamento costitutivo di un intero processo artistico rivolto alla costruzione di un futuro eco-compatibile e socio-compatibile e non solo all'esibizione di un talento individuale."