Id Ghiacciaio in fiamme 2011
Contenuto
Un Ispettore Speciale indaga su un uomo di cui non conosce nè l'identità, nè la colpa.
Keywords
Luci Notturne, indagine, futuri possibili, bioingegneria
Incipit:
"Nel mio mestiere è fondamentale non sapere niente."

Presentazione alla Feltrinelli Express - Torino Porta Nuova - 26/10/2011 ore 18.00

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copertina e retro ghiacciaio in fiamme copia


Estratto:

"Le mie precedenti esperienze lavorative sono state positive abbastanza per convincermi che questo sia davvero il mio lavoro. Che io sia portato, come si usa dire. Non è facile fare un lavoro come il mio, perchè non basta studiare, non basta avere gli appoggi giusti per arrivare a farlo; sì, servono anche quelli, e poi fortuna da cogliere al volo quando si presenta l’occasione, ma non basta.
Bisogna averlo nel sangue.
Ecco perchè i miei colleghi, quei pochi che sono arrivati ad esercitare la mia stessa professione, al mio primo incarico, quattro anni fa, mi dissero: non è un lavoro, è un destino. In un primo momento pensavo che esagerassero, ma ora che ho provato e so che cosa vuol dire, so che hanno perfettamente ragione.
Si prenda in esame l’informazione al giorno d’oggi. L’estrema, paradossale confusione che essa produce. Diceva qualcuno: l’informazione non è cultura. Esistono moltissimi mezzi di comunicazione, e pervasivi, che impregnano la nostra esistenza, ci scovano anche, soprattutto, quando meno ce l’aspettiamo; mezzi di comunicazione spesso in mano ad organizzazioni potenti che vogliono inquinare ad hoc le notizie; in buona fede o meno. Oppure gestiti da piccole strutture se non addirittura singoli che, ad esempio attraverso la Rete, possono raggiungere un numero enorme di persone divulgando informazioni non controllate, faziose, personali.
Non sto parlando di dire la verità o meno.
Sono il primo a rendermi conto di quanto sia difficile coglierla e raccontarla. Anzi, sono sinceramente convinto della bontà del fatto che l’informazione sia plurale. In questo modo dovrebbero esserci più possibilità di trovarla, la verità. Ma questo lo ha sempre ben presente chi deve poi masticarla, l’informazione?
Tuttavia alcune realtà, tra le quali in primis quella per la quale lavoro io, hanno bisogno di una verità, una sola, per funzionare.
Non possono andare tanto per il sottile, non possono considerare sotto troppi aspetti la stessa cosa. Una persona ha ucciso, oppure no, è colpevole, oppure no; è vittima, oppure no; ha agito volutamente, oppure no.
Senza un giudizio, il Tribunale non funziona. E per avere un giudizio, bisogna soppesare tutte le varie opinioni, tutte le varie verità, ma poi sceglierne una. Io lavoro per il Tribunale, e lo aiuto a far sì che
una verità diventi la verità.
Non pensiate che io sia un giustizialista. Anch’io, come tutti e forse più di chiunque altro, fatico alle volte a prendere sonno, preoccupato per questa o per quella versione dei fatti, e che cosa sia meglio.
Che cosa sia meglio, è questo il punto. E per chi.
Per quale bene: quello comune, oppure quello di pochi, oppure quello di uno solo, oppure quello della società. E’ necessario un esercizio di volontà, un atto! Un atto di fede nella propria decisione e nel proprio scopo - che richiede allenamento e forza d’animo, fermezza: decidere, scegliere quale sia la verità che tutti dovranno, dopo la sentenza del Tribunale, accettare per buona.
Da un punto di vista strettamente personale, esistono modi per raggiungere questa serenità nel prendersi la responsabilità di salvare una verità, darla in pasto la mondo, e abortire tutte le altre.
Svuotarsi, ad esempio. Un esercizio mentale che noi tutti Ispettori Speciali dobbiamo fare giornalmente. Mettere da parte pregiudizi, paure, supposizioni, ed essere semplice cassa di risonanza per
una realtà tra le tante.
Il mondo non è una pagina bianca da scrivere. E’ già fittamente piena di caratteri, parole, frasi, ed il compito che quelli come me hanno è di cancellare tutto il di più, e lasciare una sola versione dei fatti.
In un certo senso, noi siamo la storia. Quella che il mondo, domani o tra cento anni, prenderà per buona."